Cultura

“Il cielo in una… stronza” ad Agropoli


Appuntamento per il 20 Novembre

Nello scenario caldo ed accogliente dell’“Azienda Vinicola Marino” in zona Moio ad Agropoli, sabato 20 alle ore 17 e 30 ci sarà la serata conclusiva della terza edizione de “Il cielo in una… stronza”, concorso di racconti brevi che fin dalla prima edizione ha visto la partecipazione di centinaia di autori. Anche quest’anno in molti hanno accettato la “sfida” di scrivere in chiave ironica e leggera, divertendosi e divertendo su un argomento – quello delle delusioni d’amore – che il “senso comune” bolla sempre come particolarmente doloroso.

Durante la serata saranno letti i sette racconti menzionati (per il linguaggio, l’inventiva, lo stile, la simpatia, la freschezza, l’espressione e l’ironia) e successivamente una giuria popolare sceglierà i tre vincitori tra una rosa di dieci finalisti. Inoltre, potrà leggere il proprio racconto anche chi ha partecipato al concorso senza giungere tra i finalisti o i menzionati. Si preannuncia un pomeriggio all’insegna del divertimento piacevole, in una cornice perfetta grazie ai padroni di casa, Raffaele e Assunta, a “Edicolè” di Agropoli di Antonio Lullo e Rita Biancullo (da sempre partner sensibile e attento dell’evento) e all’associazione artistica e letteraria organizzatrice, “Gli Occhi di Argo” (infoline: 3395876415 -occhidiargo@hotmail.it- http://occhidiargo.blogspot.com)

Una “politica associativa” come quella che guida questa associazione può essere una risposta particolarmente efficace per le esigenze del territorio. La ricetta è relativamente semplice ma va perseguita nel tempo con impegno e costanza: creare sinergie concrete tra artisti validi presenti sul territorio, e, tutti insieme, evidenziare al meglio le grandi potenzialità culturali e artistiche che il Cilento è in grado di proporre. Per riuscire a far questo occorre una sensibilità che apra a una necessaria visione d’insieme, e ben lo sanno i volontari di “Gli Occhi di Argo”: è essenziale la contaminazione, l’arricchimento reciproco, perché solo da queste aperture possono prendere forma progetti in grado di superare barriere molto più apparenti che reali.

Qualche sera fa in televisione il maestro Claudio Abbado ha parlato dell’importanza irrinunciabile della cultura, mi ha colpito soprattutto la frase: “Chi ama la cultura desidera conoscere tutte le culture, quindi è contro il razzismo.” Nella serata di sabato 20 un altro piccolo grande tassello di arte e cultura ci darà l’occasione di conoscere da vicino autori provenienti da ogni parte d’Italia, per una festa all’insegna del divertimento di qualità.


Francesco Sicilia

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